Tra i 750 e i 1870 miliardi di euro (tra 2-5 % PIL) sono riciclati nel mondo annualmente, secondo le stime. Che naturalmente non possono essere molto precise vista la natura criminale del riciclaggio del denaro.
La UE calcola che sul proprio suolo vi siano tra i 117 e i 210 miliardi di euro in attività e operazioni sospette (SOS) che utilizzano il sistema finanziario e l’economia. Un danno enorme al sistema economico, alla società, che permette all’illegalità di prosperare.
Tra gli strumenti per riciclare danaro più attuali c’è l’uso improprio di criptovalute, ma rimane centrale l’utilizzo sotterraneo del sistema bancario. L’origine dei fondi illeciti è mascherata attraverso movimenti bancari come trasferimenti tra conti, prestiti, fatturazioni false, ecc.
Perciò la vigilanza cresce e si evolve, diventando sempre più globale. Anche la UE sta lavorando su norme comuni e armonizzazione delle leggi dei diversi Paesi, così da permettere una maggiore efficacia nelle azioni di contrasto a questa forma di illecito criminale che, da sempre, punta su operazioni cross-border approfittando di differenze normative.
Il pacchetto di normative antiriciclaggio UE
Recentemente, il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio su alcune parti del pacchetto antiriciclaggio, fatto che dovrebbe velocizzare la conclusione di un iter cominciato nel 2021 quando la Commissione ha presentato al Consiglio e al Parlamento europeo il primo pacchetto di proposte legislative per rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro (AML) nell’UE e le norme sul contrasto al finanziamento del terrorismo.
Il pacchetto contiene:
- un Regolamento che istituisce una nuova Autorità antiriciclaggio dell’UE (AMLA), che avrà il potere di imporre sanzioni;
- un Regolamento che riforma il Regolamento sui trasferimenti di fondi, inteso a rendere i trasferimenti di cripto-attività più trasparenti e pienamente tracciabili;
- un Regolamento sugli obblighi in materia di lotta al riciclaggio applicabili al settore privato;
una Direttiva relativa ai meccanismi antiriciclaggio
Tra le novità introdotte dall’accordo provvisorio, vi è l’estensione dei soggetti obbligati dalla normativa antiriciclaggio. Finora si trattava di enti finanziari, banche, agenzie immobiliari, servizi di gestione patrimoniale, case da gioco e commercianti; ora nell’elenco vi sono nuovi organismi, come i prestatori di servizi per le cripto-attività, i soggetti che commerciano beni di lusso, società e agli agenti nel settore del calcio professionistico.
Questo pacchetto di misure, quando entrerà in vigore, contribuirà a contrastare il riciclaggio, ma è sicuramente al digitale che si guarda per vincere, quotidianamente, le battaglie dentro le banche e gli altri soggetti interessati.
Una soluzione Regtech: RiskAML
Il crescente aumento degli obblighi nel campo antiriciclaggio, come la valutazione del profilo di rischio dei clienti per le istituzioni finanziarie, insieme all’abbondanza di dati e informazioni che devono essere elaborati per aderire alle normative vigenti, richiede l’impiego di strumenti digitali all’avanguardia. Tali strumenti sono fondamentali per concretizzare azioni di prevenzione e contrasto al riciclaggio di denaro in modo efficace. Il punto di partenza di questo processo è l’analisi del profilo di rischio, attuata oggi, per quanto possibile, attraverso l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale e procedure informatiche.
Per IMC Group questo si concretizza con la soluzione RiskAML, una piattaforma evoluta composta da più componenti integrate che hanno l’obiettivo complessivo di gestire il rischio.
Questo avviene concretamente attraverso l’integrazione di informazioni di diversa natura, la gestione dei big data, procedimenti evoluti di tipo statistico, l’utilizzo di algoritmi innovativi a livello di analisi: le procedure fanno uso di tecniche di data mining, intelligenza artificiale, machine learning, deep learning, al fine di elaborare al meglio i dati raccolti e, dalla grande quantità di informazioni complessive, ricavare e fornire i dati di qualità che servono.
RiskAML è una soluzione regtech (coniuga normative a software) altamente innovativa, potentissima grazie a 34 indicatori per individuare operazioni sospette o riciclaggio, fruibile dai nostri clienti come suite completa (3 moduli) o con singole componenti auto-consistenti che possono essere utilizzate separatamente: attualmente il modulo più richiesto è il KYC (Know Your Customer).
La collaborazione con l’Università di Bari
Il punto di partenza della soluzione RISKAML è un algoritmo dalle elevate performance che consente di effettuare operazioni di clustering, di profiling e di applicare algoritmi di machine learning, da impiegare per fornire risposte più tempestive e risultati più efficaci con la possibilità di limitare sensibilmente i falsi positivi.
Il progetto che lo ha reso possibile è partito nel 2019, grazie a un bando TecnoNidi della Regione Puglia che ci ha permesso di collaborare con altre imprese per la realizzazione di un prototipo, poi validato dal Politecnico di Bari, Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management (DMMM).
RiskAML è una soluzione proprietaria di IMC Group che intende sostenere la lotta al riciclaggio e le attività di banche, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento, società di intermediazione mobiliare, società di gestione del risparmio, società di investimento, imprese di assicurazione e tutti i soggetti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria o affini.
Una soluzione unica nel mercato e costantemente aggiornata in base allo sviluppo normativo.
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