UE, i sei obiettivi della transizione climatica

Tra le misure più rilevanti recentemente approvate, la fine ai sistemi pubblici di sussidio ai combustibili fossili e ad ogni altro sussidio considerabile “dannoso per l’ambiente”.
cartello con scritta: climate justice now

Lo scorso marzo il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo, preparato di concerto con la Commissione a dicembre 2021, che decreta gli step da intraprendere per adeguare normativamente gli atti dell’UE agli ambiziosi obiettivi del Green Deal Europeo.

Si tratta dell’8º programma di azione per l’ambiente, il primo fu varato dalle istituzioni comunitarie nel 1973.
I sei obiettivi che l’Europa si è vincolata a raggiungere entro il 2030, sono:

  • Mitigazione del cambiamento climatico ed allineamento agli obiettivi per la riduzione dei gas serra fissati per il 2030
  • Misure di adattamento al cambiamento climatico
  • Avanzamento verso una economia del benessere sostenibile che restituisca al pianeta più di quanto non prenda
  • Perseguimento di misure verso l’obiettivo dell’inquinamento zero, con speciale riguardo alle sostanze chimiche nocive
  • Protezione, mantenimento e ripristino della biodiversità
  • Significativa riduzione delle maggiori pressioni ambientali correlate all’impronta ecologica e dei consumi dell’UE, incluse le misure di riduzione delle emissioni già intraprese per i target del 2030

Si tratta di una serie di misure vincolanti, tra cui spicca la decisione di porre fine ai sistemi pubblici di sussidio ai combustibili fossili e ad ogni altro sussidio considerabile “dannoso per l’ambiente”.
Alla pubblicazione del documento seguiranno una serie di delibere della Commissione e degli organi competenti che renderanno gli obiettivi quantificabili e decreteranno eventuali metodologie, parametri e framework che verranno istituiti o adoperati per misurare il progresso verso gli stessi.

Il sesto rapporto dell’IPCC (Intergovernative panel on climate change), fa una fotografia allarmante della crisi climatica globale e prospetta gli scenari futuri sulla base dei quali si orienteranno scelte e azioni dei governi. Un concetto appare chiaro e onnipresente nelle varie sezioni del report: il tempo per agire è ora. Le soluzioni esistono, ma urge un deciso cambio di rotta, in cui la drastica riduzione delle emissioni è la conditio sine qua non. Quel che serve ora sono strategie politiche focalizzate – senza distrazioni o sbandamenti di sorta – a evitare il collasso climatico e la distruzione di interi ecosistemi.

Partecipare alla transizione verde è un impegno anche per le aziende che dovranno trovare il modo per essere sempre più rispondenti agli obiettivi climatici europei.

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